22/05/201A 160 ANNI DALLA NASCITA DI GIACOMO PUCCINI,
IL SUO UNIVERSO POETICO E SOGNANTE RIVIVE IN UNA MOSTRA AL CONFINE TRA LE ARTI, CHE AL FASCINO DELL’OPERA UNISCE LE SUGGESTIONI DELLA PITTURA E DEL DISEGNO.

Dedicata alla memoria di Simonetta Puccini, Per sogni e per chimere. Giacomo Puccini e le arti visive porta alla Fondazione Ragghianti di Lucca gli artisti amati e collezionati dal grande compositore, insieme a dipinti e sculture ispirate ai suoi melodrammi, ritratti del maestro, fotografie d’epoca, ricercati manifesti teatrali, opere grafiche, documenti, arredi e cimeli. In tutto circa 120 pezzi, provenienti da importanti musei e teatri italiani o conservati in prestigiose collezioni private e mai visti in pubblico, che nell’allestimento della nota scenografa Margherita Palli illustrano il clima espressivo in cui si mosse l’autore della Tosca e della Bohème. In primo piano, le influenze esercitate dalla sua musica sulle arti, ma anche dimensioni personali tutte da scoprire, come l’amore di Puccini per la caricatura o la sua passione per l’arredamento.

Nell’Italia a cavallo tra Ottocento e Novecento le influenze del tardo Naturalismo, della Scapigliatura, del Simbolismo e del Liberty si mescolano in un’insolita koinè, mentre la marcia del progresso porta con sé componenti di nostalgia e sensualità, l’attrazione verso il magico e il misterioso va a braccetto con l’esotismo e i miti dell’opera s’intrecciano con le estetiche delle arti visive. È questo il contesto in cui fluttuano le opere di Giovanni Boldini o del grafico, illustratore e caricaturista Leonetto Cappiello, di Galileo Chini, che adornò le dimore del musicista in Versilia con decorazioni e oggetti ricercati, o di Adolfo Hohenstein e Leopoldo Metlicovitz, autori di iconici manifesti per le rappresentazioni pucciniane; fino alle sculture di Libero Andreotti e di Paolo Troubetzkoy o alle fotografie di Mario Nunes Vais, Emilio Sommariva, Giovanni Artico. Spicca infine la figura di Gaetano Previati, presente con dipinti come Notturno e La Danza, la cui pittura incline a suggestioni “musicaliste” trovò in Giacomo Puccini un degno equivalente musicale.

Curata da Fabio Benzi. Paolo Bolpagni, Flora Giubilei e Umberto Sereni, realizzata da Fondazione Raggianti in collaborazione con Fondazione Giacomo Puccini, Centro Studi Giacomo Puccini e Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, dei Comuni di Lucca, Viareggio, Massarosa e Pescaglia, e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, l’esposizione sarà visitabile nella sede di Fondazione Ragghianti fino al prossimo 23 settembre.