Beni culturali, un aiuto arriva dallo Spazio

Roma. Domani 15 settembre, nel salone Vittorio Emanuele del Mibact in via del Collegio Romano, si svolgerà un workshop su «Beni culturali e Spazio» interamente dedicato a tecnologie applicative e servizi aerospaziali a supporto del patrimonio culturale.


Siamo tanto bravi nelle tecnologie aerospaziali, eccellenza della nostra industria e della nostra ricerca, quanto poco nella conservazione del territorio, del paesaggio e del vastissimo patrimonio culturale che vi si conserva (dal 1950 al 2012 la cementificazione è cresciuta del 166% a fronte di un aumento della popolazione del 28%).
Ben venga allora questo confronto tra Mibact e l’Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con l’Associazione per i servizi, le applicazioni e le tecnologie Ict per lo Spazio e l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, che coinvolgerà anche esponenti delle istituzioni nazionali, della Commissione europea e dell'Agenzia spaziale europea, esperti di alcuni dei nostri più importanti enti di ricerca quali Cnr, Enav e Ispra, operatori dei Beni culturali e imprese del settore Spazio.

Sorprendenti i punti di contatto e le potenzialità delle tecnologie spaziali applicate ai beni culturali, a fini di conservazione, valorizzazione, fruizione del patrimonio nazionale. Si parlerà di innovazione digitale, del progetto Vincoli in rete, del sistema informativo Carta del Rischio, di conservazione preventiva e telerilevamento per il monitoraggio dei beni e la valutazione del pericolo di perdita del patrimonio culturale.
Un focus viene dedicato al programma di osservazione satellitare della terra Copernicus e il sito di Villa Adriana sarà presentato come progetto pilota, con l’integrazione di dati dallo Spazio e dal sito per la valutazione del rischio (progetto Videor, presentato da Nais e Iscr e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico).